Due consiglieri di circoscrizione arrestati per un "presunto" reato, dopodiché si scopre che non l'hanno commesso ma li tengono dentro lo stesso con accuse che cambiano di giorno in giorno (grazie anche alle meravigliose e precise ricostruzioni, identikit, testimonianze rese)
Poi arrestano quelli che si ritengono essere i veri colpevoli di quel reato, ma loro rimangono ancora dentro. Avremmo decine di trasmissioni televisive, campagne stampa, articoli di tutti i garantisti di questo mondo. “Ah, gravissimo errore giudiziario, manette facili! Chissà perché li tengono dentro, forse per fargli confessare un delitto che non hanno commesso.” e via dicendo... ma questi fatti sono realmente accaduti e non a 2 politici! Con la grave complicità dell'informazione Italiana tutta. Però, non stiamo parlando di due politici, ma di due Rumeni (o si dice Romeni? scusate..) che solo per la faccia che hanno, o per la "fama" del loro popolo, sono stati sbattuti in galera.
E' bene ricordarseli sempre, questi nomi, perché il degrado che sta subendo il nostro diritto e la nostra giustizia passa attraverso queste storie e quando noi non ci facciamo caso perché “tanto si tratta di rumeni”, “i rumeni sono tutti uguali”, “se non hanno fatto una cosa ne avranno fatta un'altra”, insomma vale per loro il detto cinese “quando torni a casa picchia tua moglie: tu non sai perché la stai picchiando ma lei sì”. Ecco, la stessa cosa vale per il romeno, il nuovo mostro sul quale scaricare tutte le nostre tensioni e frustrazioni. E anche qui gravissima la complicità degli organi d'informazioni che oltre ad avere preso lucciole per lanterne non hanno fatto la MINIMA penitenza e pubblica ammenda per questa caccia alle streghe.
Si chiamano Karl Racz e Alexandro Isztoika Loyos.
Furono arrestati il 18 febbraio 2009 per lo stupro della Caffarella. Il questore Caruso disse che fu un grande successo, li avevano presi con i metodi di indagine tradizionali, con questo che è un modo stranissimo di definire le indagini: è un modo politico di definirle perché c'era, in quel momento e c'è ancora, la polemica sulla legge sulle intercettazioni così il questore, che è il rappresentante della Polizia a Roma e quindi il rappresentante del governo, un dipendente del ministero dell'Interno, si affrettò a offrire sul piatto d'argento al governo un argomento a favore della legge che limita le intercettazioni.
Maledetta la tecnologia dunque, no?
Questa volta si vantavano di avere fatto le indagini tradizionali, quei metodi tradizionali da perfetto detective stile Colombo. Chi volesse approfondire può andare nell'archivio dell'Ansa e trovare le dichiarazioni esultanti della questura i quali tirano la pietra e nascondono la mano, e si vantavano di avere riesumato le indagini alla Maigret tutte fatte con i metodi tradizionali “senza l'aiuto di nessuna tecnologia”.
Dopodiché, purtroppo, arrivano le tecnologie: disgraziatamente abbiamo le tecnologie (certo non avanzate come quelle di C.S.I o della polizia statunitenze ma comunque sempre utili!) Quando sperano di incastrarli definitivamente col DNA, questo smentisce che siano stati loro: e sul DNA non si discute, o sei tu o non sei tu.
Infatti... NON ERANO LORO!!! (avrei voluto vedere le faccie di tutti quelli che esultarono settimane prima..LOL)
Problema: può un rumeno non essere stato lui? Può il santissimo questore di roma essersi sbagliato?No...no, non si può.
Allora avrà torto il DNA, tant'è che qualcuno cominciava a dire che il DNA non è poi così importante, non è poi così decisivo... LOL
Intanto, però, cosa fecero i magistrati e i poliziotti? Denunciarono e incriminarono i due arrestati per lo stupro per altri reati; uno dei due fu accusato di un altro stupro, quello di Primavalle. L'altro fu accusato di essersi autocalunniato nel famoso interrogatorio di cui abbiamo visto addirittura i filmati in televisione, a Porta a Porta e non. Confessione che poi si è rivelata falsa infatti è stata ritrattata, quindi se confessi un delitto che hai fatto finisci in galera per quel delitto, se confessi un delitto che non hai fatto resti in galera perché ti sei autocalunniato.
Naturalmente il reato di autocalunnia, l'ha spiegato Bruno Tinti su La Stampa, presuppone come tutti i reati il dolo, cioè presuppone che uno si autocalunii appositamente per mandare in galera se stesso e per depistare le indagini. Ma dato che di fessi che si autoaccusano di un reato così grave, tra l'altro... che se ti porta in galera hai finito di vivere anche in galera perché il detenuto accusato di molestie sessuali e di stupri, rimpiange di non aver ammazzato qualcuno o di non avere fatto qualche strage; rischia di subire lo stesso trattamento, in carcere...
Ma attenzione! Il romeno ha sempre qualcosa da nascondere no?!
Ecco, se uno si autoaccusa di un delitto così orrendo, finisce in galera in base a quello che ha detto lui di se stesso e non è proprio pazzo allora può darsi che lo abbia fatto o perché l'hanno picchiato e costretto a confessare forse? Infatti è quello che sostiene lui. Oppure perché qualcuno molto feroce che ce l'ha in pugno lo ha costretto ad autoaccusarsi per coprire lui.
In entrambi i casi il tizio avrebbe agito sotto costrizione, avrebbe agito per causa di forza maggiore, per stato di necessità, quindi assolutamente senza il dolo e la volontà di commettere quel reato. Quindi non c'è la famosa autocalunnia.
Dopodiché ne aggiungono ancora un pezzo e dicono che ha pure calunniato i poliziotti romeni, che l'avevano interrogato prima che si accendessero le telecamere e che venisse interrogato dai poliziotti italiani, perché aveva sostenuto che in quel primo interrogatorio davanti ai poliziotti suoi connazionali era stato picchiato e intimidito duramente.
Naturalmente picchiato nelle parti molli, che non si vedono, che non lasciano tracce e lividi. Anche se poi il questore, bontà sua, disse “beh effettivamente presenta alcuni arrossamenti sul collo”... solo loro sanno cosa avvenì nella caserma le ore successive all'arresto, e certo credo non sia facile immaginare NESSUNO meriti questi trattamenti da terzo mondo!
In ogni caso è stato accusato anche il "famoso biondino" di avere calunniato oltre che se stesso anche i rappresentanti della polizia romena e per questo è rimasto in galera.
Ora, è vero che esistono alcuni casi nei quali la gente finisce in galera anche per calunnia però la cosa non sta in piedi.
ma obiettivamente, in questo caso cosa volete che sia? E' uno che dice “sono stato io” o “la polizia mi ha picchiato”: si può mai pensare che uno rimanga in galera per un delitto così fumoso, improbabile, ridicolo e poco pericoloso?
L'abbiamo capito, non sei stato tu, basta. Ti mettiamo fuori. Questo sarebbe successo secondo la mia opinione se questi due signori fossero stati degli Italiani; non dico dei politici italiani: degli Italiani, cittadini dello Stato.
Il romeno ha sempre qualcosa da nascondere o da farsi perdonare, quindi rimangono in galera anche se nel frattempo è saltata anche l'accusa a uno dei due per l'altro stupro, quello di Primavalle, e anche se nel frattempo sono stati arrestati altri due rumeni di cui si dice che sono i colpevoli veri!
Noi abbiamo contemporaneamente in galera i presunti colpevoli veri e i sicuri colpevoli falsi... pazzesco!
La cosa stupefacente non è che tengano in galera qualcuno che non c'entra niente, perché per fortuna abbiamo vari gradi di ricorso e prima poi il Tribunale della Libertà, il Riesame, la Cassazione farà giustizia.
La cosa paradossale è che non protesta nessuno! Non si leggono editoriali, salvo rarissimi casi, e devo dire sia da detra che da sinistra: è intervenuto l'avvocato Ghedini, è intervenuto l'avvocato Calvi, (avvocato di Berlusconi e quello di D'Alema) a dire “ma come vi viene in mente di tenere dentro questa gente?”.
Ancora una volta dopo il mio post sul terrosrismo mediatico, l'informazione non si smentisce!
Per il resto, silenzio più totale.
La Polizia ti dice che lo stupro della Caffarella è stato fatto da quei due, Racz e Loyos? Perfetto, senza star lì a discutere quelli vengono ficcati dentro e una volta dentro devono rimanere dentro, un'accusa vale l'altra; l'importante è che restino lì per non smentire la Polizia e gli errori del Questore.
Ma quando mai il magistrato deve accettare passivamente le "tesi" (badate bene, non "le prove") delle forze dell'ordine? Le forze dell'ordine fanno il loro giusto e sacrosanto lavoro, ma poi la magistratura deve raffinarlo, verificarlo e spesso deve calmare le forze di Polizia dicendo “attenzione, c'è questo, questo e quest'altro”.
Pensate a quello che è successo per gli altri stupri: qui non c'è uno stupro, di quelli avvenuti a Roma, di cui si sia venuto a capo. Adesso si scopre pure che lo stupro di Capodanno forse non era nemmeno uno stupro, ma un tentativo di rapporto consenziente fra due ragazzi che erano pieni di droga e alcool, talmente pieni che non sono riusciti nemmeno ad avere un rapporto, per cui poi è successa una rissa e il maschio ha picchiato la ragazza... sorvolo sui facili costumi delle ragazze cosidette "moderne" se no non finisco più questo post già prolisso.
Sono lieto che almeno per Ratz la vicenda sia terminata e possa tornare alla sua vita quotidiana, certo resterà segnato a vita per errori di una giustizia ingiusta, per l'odio razziale (esistono anche rumeni delinquenti chiaro) e per la non curanza degli organi d'informazione, Mercoledì 25 marzo 2009 è stato ospitato (finalmente) da Porta a Porta dove a Bruno Vespa a potuto spiegare le sue ragioni, e le sue speranze, lascio a chi lo desidera la possibilità di leggere un estratto della serata: Caffarella, Racz racconta in tv: "Avrei voluto fare il monaco" e Stupro Caffarella: Dopo 'Porta A Porta' Gara Solidarietà per Lavoro a Racz Segnalo che il Venerdì 27 Marzo 2009 è stato scarcercato (finalmente direi) anche Loyos qui l'articolo Caffarella, scarcerato anche Loyos “Erano accuse inverosimili” (Fonti & Spunti: Marco Travaglio; Blog di Beppe Grillo; Google; Repubblica; Il Giornale; Libero News; News Kataweb)