La vicenda ebbe inizio il 9 Febbario 2009 data in cui sul Corriere della Sera e vari organi d'informazione si leggeva: Accettate le dimissioni dopo il "caso Gf". Matrix sospeso fino a nuova comunicazione. Il Tg5 proclama lo sciopero.
Ricordo che al tempo rimasi molto colpito e dispiaciuto per l'accaduto, da parte mia ho sempre stimato enormemnte Enrico Mentana sia come uomo che come giornalista. Superato il promo stupore appresi e lessi di più sulla vicenda.
La rete accettò infatti le dimissioni presentate dal direttore editoriale, contrario al mancato cambio di palinsesto di fronte al "dramma di Eluana", e sospese fino a nuova comunicazione il programma Matrix. Le dimissioni furono annunciate già lunedì sera dallo stesso giornalista-conduttore. Pomo della discordia l'appuntamento settimanale con il Grande Fratello: Mentana in sostanza non aveva gradito la decisione presa da Mediaset di mandare in onda in prima serata il reality, dopo la notizia della morte di Eluana Englaro, senza "cambiare di una virgola la sua programmazione". Nell'accettare le dimissioni di Mentana, Mediaset, come si lesse in una nota, ha "respinto tutte le motivazioni" del direttore editoriale, "nella convinzione di avere svolto come sempre il proprio ruolo di editore in modo tempestivo e completo".
Il 16 Febbraio venne indicata la "nuova via" e Alessio Vinci fu il nuovo conduttore di Matrix, già capo dell'ufficio romano della Cnn e corrispondente per l'Italia, succedette a Mentana dopo la rottura con Mediaset e nonostante i primi "tentennamenti" e dubbi, il successo di Vinci fu sotto gli occhi di tutti.
Trovo che, Alessio Vinci, Matrix sia Migliore. Ecco alcune ragioni del tutto personali: - Perchè Mentana era meglio al TG, il conduttore non è il suo ruolo.
- Perchè gli argomenti che sceglieva erano talvolta imbarazzanti e noiosi.
- Perchè quando ride da solo alle sue battute idiote non lo sopporto.
- Perchè Mentana era troppo autoritario e poco spontaneo, quindi gli invitati stavano un pò "rigidi" per non incappare nelle sue frecciate (Epica l'interruzione a Berlusconi durante l'ultima campagna elettorale)
Perchè in una delle puntate a prendere parte del "debunker" dell'11 Settembre 2001 aveva chiamato Alessio Vinci, prossimo conduttore di Matrix. (Che centra questo? Evidentemente era conscio della sua professionalità e preparazione)
Da parte sua Alessio Vinci
- E' un professionista che non ha nulla del provincialismo dei giornalisti nostrani, infatti lavora come corrispondete della CNN, che non è che prende il primo italiano a caso. E' una boccata di aria fresca per l'informazione in Italia.
- E' stato corrispondete dall'estero da "un po' tutto il mondo".
- Ha seguito la Guerra del Golfo, oltre che essere inviato a Mosca durante il tentativo di golpe, poi ha seguito a guerra in Cecenia, dove ha rischiato la vita sotto i bombardamenti. E' stato l'unico giornalista televisivo a coprire in diretta la caduta di Milosevic.
- Lascia parlare gli ospiti, ci scherza, non si prende troppo sul serio nonostante l'eccellente curriculum
- Tratta temi talvolta difficili con brio e qualità giornalistica moderna e attuale (merito della scuola CNN).
Tornando ai fatti odierni...
LA DECISIONE DEL TRIBUNALE
Il giudice del lavoro Guido Rosa ha infatti dichiarato illegittimo il licenziamento di Mentana e ha ordinato alla RTI di reintegrarlo nel posto di lavoro con le mansioni di realizzatore e conduttore del programma, condannando inoltre l'azienda al risarcimento del danno. Il giornalista, difeso dagli avvocati Domenico e Giovanni d'Amati, che si era dimesso dal ruolo di direttore editoriale, aveva sostenuto di essere stato "dimissionato" anche da giornalista e conduttore di Matrix e pertanto illegittimamente licenziato, per avere criticato la decisione editoriale di mantenere inalterata la programmazione di Canale 5 (vale a dire la messa in onda del Grande Fratello) in occasione della morte di Eluana Englaro.
REPLICA MEDIASET
Immediata la reazione dell'azienda: "Mediaset prende atto della sentenza, a nostro avviso sorprendente, nella causa intentata da Enrico Mentana contro il nostro Gruppo - si legge in una nota. - Attendiamo di conoscere nel dettaglio le motivazioni della stessa, non ancora depositate dai magistrati, ma fin d'ora rendiamo noto che appelleremo questa decisione in tutte le sedi competenti".
LEGALE DI MENTANA
"La sentenza che obbliga Mediaset al reintegro di Mentana è tutt'altro che sorprendente. I fatti sono noti. Non c'è stato bisogno di istruttoria. È di tutta evidenza che Mentana è stato privato del suo lavoro dopo avere espresso il suo dissenso dalla linea editoriale in occasione del caso Englaro". Lo afferma l'avvocato difensore di Enrico Mentana Domenico D'Amati, intervistato dal direttore di Articolo21 Stefano Corradino. "Pur essendo necessario attendere il deposito della motivazione per esprimere una compiuta valutazione - sostiene il legale - si può affermare sin d'ora che il Tribunale ha accolto in pieno la nostra impostazione della controversia in quanto ha ravvisato l'esistenza di un licenziamento, mentre la Rti sosteneva la tesi delle dimissioni, ed ha applicato l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori". È anche un problema di negazione della libertà di espressione? domanda Corradino. "Il lavoro del giornalista - risponde D'Amati - è particolare perchè consiste nell'esercitare professionalmente il diritto tutelato dall'art. 21 della Costituzione. Per questo quando un giornalista viene licenziato, il problema della libertà di informazione si pone sempre". L'avvocato di Mentana è stato anche il legale di Michele Santoro. "Cos'ha in comune questa sentenza con quella di Santoro?" gli chiede Art.21 nell'intervista? "Si tratta di due bravi giornalisti - conclude D'Amati - messi al bando nonostante abbiano sempre svolto correttamente e con successo la loro professione".
(Fonti & Spunti: Corriere della Sera, Palinsestotv, Google, Mediaset)